....Che diciamocelo, dopo lo sfogo dalla pelle blu di alcuni giorni fa - un pippone neorealista scaturito dalle mie ferie siciliane - c'abbiamo tutti voglia di tornare alle consuete amenitá. E facciamoLOL, con uno di quei bei post leggeri e spensierati, rapidi da leggere e soprattutto pieni di figure; in tre parole, con un nuovo episodio delle brevi storie illustrate del BdM! Racconti su Lisbona e il Portogallo, i loro monumenti simboli usi costumi piatti e tradizioni, ideali per bambini della quinta elementare, pigri cronici e altri debosciati che si connettono ad internet dal posto di lavoro (nonfatevibeccare).
Orsú, vamos lá: la Breve storia di oggi é dedicata al Ponte 25 de Abril, sicuramente uno dei simboli piú celebri e fotografati di Lisboa. Questo colosso encarnado alto circa 70 metri e lungo eeeesattamente 2chilometri277virgola64metri, collega la capitale portoghese alla dirimpettaia Almada situata sull'altra sponda del fiume Tejo e all'epoca in cui venne terminato (1966) era il QUINTO PIÙ GRANDE PONTE SOSPESO AL MONDO, addirittura IL PIÙ GRANDE FUORI DAGLI U.S.A.; oggi, passati quasi 40 anni, occupa ancora un dignitosissimo 20º posto.
Perció chiediamoci, come ha fatto il poooovero e analfabetizzato Portogallo degli anni '60, isolato da una dittatura fascista all'epoca giá TRENTENNALE, a dotarsi di una meraviglia architettonica e ingegneristica tale da rivaleggiare con quelle delle GRANDI DEMOCRAZIE CAPITALISTE? Si saranno fatti aiutare da Godzilla?
<< Jõao muoviti con quella trave che se no facciamo notte! >> |
Nem por isso!
I PONTI SON DESIDERI
I lavori iniziarono solo nel 1962, ma l'idea di costruire un ponte che collegasse la cittá di Lisboa con il Margem Sul (margine sud), sulla sponda sinistra del Tejo, era vecchia di NOVANT'ANNI: il primo a suggerirne la realizzazione fu infatti l'ingegnere portoghese Miguel Pais nel lontano 1876. Il momento non poteva essere piú propizio: Pais presentó ufficialmente un progetto all'allora capo del governo Fontes Pereira de Melo, politico simbolo della Regeneração portoghese, fondatore del Ministero dei Lavori Pubblici (del quale assunse anche la gerenza), che stava lavorando sodo all'ammodernamento e allo sviluppo economico del Paese attraverso la costruzione di strade e ferrovie.
La proposta di Pais contemplava giá una via superiore per il traffico automobilistico ed una inferiore per quello ferroviario...
La proposta di Pais contemplava giá una via superiore per il traffico automobilistico ed una inferiore per quello ferroviario...
....Ma nonostante l'appoggio dell'opinione pubblica fu BOCCIATA, forse perché ritenuta troppo visionaria e ambiziosa, forse perché prima di dotare Lisbona di un ponte avveniristico, bisognava pensare a dotarla di una rete stradale e ferroviaria ADEGUATA ai tempi.
Perlappuntamente. |
Piú tardi, nel 1888, ci riprova l'ingegnere staunitense Lye, bocciato; l'anno seguente, due francesi di nome Bartissol e Seyrig, bocciati; l'anno dopo ancora arriva una nuova proposta da parte di un'impresa metalmeccanica di Norimberga. Bocciata. Trent'anni piú tardi, nel 1919, la H. Burnay & C., forse suggestionata dai romanzi di Verne, propone di costruire un TUNNEL SUBACQUEO SUL FONDO DEL TEJO anziché un ponte.
Bocciata.
Due anni piú tardi, nel 1921, tocca all'ingegnere spagnolo Alfonso Peña Boeuf presentare un'altro progetto per essere discusso nell'Assembleia da Repubblica.
SPAGNOLO?!?!?!!? Vecchio adagio portoghese:
Nem boas pontes. Bocciato.
Anche perché, ouh! Il Parlamento portoghese in quegli anni aveva ben altro a cui pensare; negli anni seguenti alla Grande Guerra (nel quale il Paese perse piú di 10mila uomini) la preoccupazione maggiore della classe politica, piú che innalzare ponti, era mantenere in piedi la neonata DEMOCRAZIA: i costi sociali ed economici del conflitto, decisamente SUPERIORI a quelli che la Nazione poteva sopportare (e permettersi) avevano provocato un'ondata enorme di indignazione e rivolta tra i civili e gli stessi apparati militari che sfoció in atti di terrorismo (per i primi) e insubordinazione (per i secondi). L'instabilitá politica che ne conseguí (23 governi in 6 anni) ahinoi poteva solo dare vita... Ad un Regime.
L'ESTADO NOVO: LOFAMOONONLOFAMO? LO FAMO.
N'é passata d'acqua sotto i ponti (ah-ah!) dal lontano 1876: é il maggio 1926 e il Generale Carmona ha instaurato una dittatura in Portogallo, la Ditatura Nacional (in seguito rinominata Estado Novo), regime che detterá legge - e manterrá l'ordine - nel Paese durante i successivi 40 ANNI.
Il Paese versa in una crisi economica devastante. Ma nel 1928 viene nominato Ministro delle Finanze l'economista Antonio de Oliveira Salazar, che in appena UN ANNO (true story) riesce non solo a riportare il bilancio in pareggio, ma addirittura IN ATTIVO. Impresa miracolosa che gli vale la Presidenza del Consiglio dei Ministri (ovvero la guida del Regime),
e un santino.
Cheddite, ora si puó ricominciare a pensare al ponte?
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!! |
Ci mancherebbe.
Giá nel 1929 l'ingegnere portoghese António Belo presenta un nuovo progetto per un ponte sopra il Tejo; se ne interessa con una certa convinzione l'allora Ministro dei Lavori Pubblici Duarte Pacheco che nel biennio 1933-34 nomina una Commissione al fine di analizzare la proposta e la porta addirittura al Consiglio dei Ministri. Ció nonostante, non se ne fa niente.
Vá, PER SEMPLIFICARE.... Diciamo che proposta dopo proposta arriviamo al 1958, anno in cui il Governo finalmente si decide a costruire il fatidico ponte: Salazar - che era tutto ora et labora - dá il benestare, viene aperto il Gabinete da Ponte sobre o Tejo e nominato direttore l'ingegnere José Estevão de Abranches Couceiro do Canto Moniz...
Zé per gli amici. |
...Che in quattro e quattr'otto lancia un CONCORSO PUBBLICO INTERNAZIONALE per la realizzazione dell'opera. A vincerlo, nel 1960, é l'impresa statunitense U. S. Stell Company, la stessa che si occupò della costruzione del famoso Golden Gate Bridge di San Francisco, al quale il ponte é ispirato.
PALESEMENTE ispirato. |
Il 5 novembre 1962 cominciarono i lavori. Tempo di consegna: 4 anni. L'Europa tutta ci guarda. Iiiiiiiimperativo caaategorico: ERIGERE!!!!!
EEEE ERIGEREMO!!!!!!!!!!!!!!! |
Salvo imprevisti, claro.
Tra un paio di giorni la spettacolare CONCLUSIONE :)
Siateci!
Siateci!
+ brevi storie illustrate:
Breve storia illustrata della Francesinha
Breve storia illustrata del Fado (pt. 1)
Breve storia illustrata del Fado (pt. 2)
Breve storia illustrata del Bairro Alto
Breve storia illustrata della Rivoluzione dei Garofani (pt. 1)
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