Ma che stai a dí??? |
....Noi ci portiamo avanti col lavoro e ci facciamo una nuova mini-lezione di portoghese, le aulas del Blog di Mundo che se ne fregano della grammatica e della coniugazione dei verbi insegnandovi tutto ció che serve veramente sapere per mantenere una gradevole conversa con un portoghese. Tant'evvero che oggi ci occupiamo di PAROLACCE.
Prima di cominciare, una premessa: tutti gli italiani che vivono da tempo in Portogallo si saranno certamente accorti di questa inspiegabile carenza di imprecazioni e EPITETI INGIURIOSI nella lingua portoghese: anche se molti portoghesi non saranno d'accordo - ma fate conto che per loro anche perdindirindina é una parolaccia - il portoghese parlato é decisamente piú "pulito" dell'italiano, per il quale le parolacce rappresentano piuttosto un innocuo intercalare: il turpiloquio é, possiamo ammetterlo, insito alla cultura italiana; in alcune regioni poi, come é noto, le bestemmie sono addirittura uno sport.
In Portogallo manco per il ca... Emh, per niente. Secondo il Dicionário do Palavrão e Termos Afins di Mário Souto Maior persino gli inglesi e i tedeschi, con circa 9mila espressioni volgari nelle rispettive lingue, dicono piú bassezze dei portoghesi, che dispongono di appena 3mila oscenitá. 3mila? Ma quando mai. Io, che vivo qui da 5 e passa anni, sinceramente non ne ho mai sentito piú di una ventina; le bestemmie - che in portoghese sono, molto pragmaticamente, dette blasfémias - sono pressocché assenti, mentre le parolacce, almeno quelle utilizzate piú comunemente, si riducono a poche decine e spesso fanno sorridere per la loro "inoffensivitá", soprattutto se comparate alle nostre.
Ecco infatti le 10 piú utilizzate e... "Pesanti"!
1. FODA-SE
Dal verbo"foder" (avere relazioni sessuali senza coinvolgimento emotivo) abbiamo la "foda" (una scopata, una fottuta), quindi il foda-se, traducibile con un "che si fotta", espressione utilizzata a mó del nostro vaffanculo, quando una persona ha esaurito la pazienza o SE NE STA FOTTENDO ALTAMENTE di qualcosa: - Vou reprovar de ano, mas foda-se, estou cansado de estudar (saró bocciato quest'anno, ma vaffanculo, sono stanco di studiare). Un pó come il nostro cazzo, é molto utilizzata dai giovani anche come intercalare: - foda-se, hoje acordei muito cedo e agora, foda-se, tenho um sono, foda-se quero dormir (cazzo, oggi mi sono svegliato molto presto e ora cazzo c'ho un sonno, cazzo voglio dormire).
Parenti stretti:
- Vai tomar no cu (vattela a pija nder culo)
- Vai te fuder (vai a farti fottere)
- Vai para o CARALHO.....
2. CARALHO
Pronuncia: carállio. Letteralmente "cazzo". Principalmente utilizzata, esattamente come nella lingua italiana, come rafforzativo, serve a esprimere l'intera gamma di sentimenti e stati d'animo umani; quando siamo arrabbiati diciamo: - Calma o caralho! (col cazzo che sto calmo!), oppure: - Estas sincero o caralho! (col cazzo che sei sincero!); quando qualcuno parla con noi e non lo capiamo, chiediamo: - Mas que caralho estas a dizer? (ma che cazzo stai dicendo?); se vogliamo vendere il nostro videoregistratore su E-Bay: - Esta merda não vale um caralho! (questa merda non vale un cazzo!); se abbiamo un fame da lupi, esclamiamo: - Tenho uma fome do caralho! (ho una cazzo di fame!); se siamo nei guai: - È uma situação do caralho! (é una situazione del cazzo!); se incontriamo un amico che non vediamo da tempo: - Onde caralho tens andado? (dove cazzo sei stato?).
La particolaritá tutta portoghese é che la parola puó essere utilizzata anche con un'accezione positiva: - Esta massa é boa como o caralho! (questa pasta é buona come il cazzo!), oppure: - Essa mulher é boa como o caralho (questa donna é bona come il cazzo); o quando si vuole rendere il concetto di distanza nel tempo e nello spazio: - Esse filme é velho como o caralho (questo film é vecchio come il cazzo); - O Jõao mora longe como o caralho! (Giovanni abita lontano come il cazzo!).
infine, come abbiamo visto la parola puó essere utilizzata anche come il nostro vaffanculo: vai para o caralho!
3. PORRA
Dicesi porra: Líquido que sai do pênis na hora do orgasmo, esperma. Utilizzata dai portoghesi come una sorta di cazzarola o accidentaccio, per esprimere stupore, meraviglia, leggera irritazione: - Que porra é essa? (che accidenti é questo?); - Ele não faz porra nenhuma! (lui non fa un accidenti di niente!). Porra é anche tutto quello che non ti ricordi mentre stai parlando, per esempio: - Eeeeh meu esqueci a, uh, porra.... (eeeeeh compá mi sono dimenticato la, emh, cosa). Come caralho, puó essere usata anche come aggettivo comparativo: - A Margarida é feia como a porra! (Margherita é brutta come la sborra), e come sostantivo per designare qualuuuunque porra di cosa: - È lá na casa da porra, aí! (é lá nella casa della cosa lí); - Vou para casa comer uma porra qualquer (vado a casa a mangiare una merda qualunque).
4. FILHO DA PUTA
Suvvia, ragazzi. Non é necessario tradurre: filho da puta, l'avete capito, é l'appellativo col quale, in un momento di rabbia, apostrofiamo un determinato individuo che ci ha fatto un torto, insinuando che SUA MADRE faccia il mestiere piú antico del mondo con lo scopo di, uh, ferirlo nell'orgoglio: - Aquele filho da puta comeu o bolo todo (quel figlio di puttana s'é mangiato tutta la torta); - O filho da puta do meu colega deixou o computador ligado (quel figlio di puttana del mio collega ha lasciato il computer acceso); Ó filho da puta, vou te matar! (ouh!, figlio di puttana, t'ammazzo). A differenza che da noi, dove puó essere anche utilizzata con un'accezione positiva per esprimere rispetto e empatia, in Portogallo l'espressione é usata quasi esclusivamente come offesa, e moooolto raramente assume il significato di "simpatica canaglia".
5. MERDA
Dice: merda?!?!?!? Si, perché in Portogallo la parola merda é a tutti gli effetti una parolaccia, il che la dice lunga sulle parolacce che vedremo da qui in poi. Ma comuuuunque. Diciamo che é una specie di porra, che serve por tudo e por nada; come indicazione geografica: - Onde fica essa merda? (dove si trova 'sta merda?), - Vou embora dessa merda (me ne vado da 'sta merda); come constatazione negativa: - Esta sopa é uma merda! (questa zuppa é una merda); come insulto: - Vocé é um merda!
per esprimere stupore: - Uooh!!! Que merda é essa? (Heeey! Che merda é questa?); interesse: - Vai a merda! (ma vai a cagare!), compassione: - O gajo está na merda (il ragazzo sta nella merda!); puó definire l'esito di un esame: - Deu merda! (é andata una merda), o persino fungere da riflessione filosofica: - Tá tudo uma merda! (é tutto una merda!).
6. CHIÇA
Piú un'imprecazione che un parolaccia, chiça (pron. scíssa) deriva probabilmente dal tedesco scheisse, ("merda", "porcheria") e viene usata per esprimere fastidio o disappunto nei confronti di qualcosa o qualcuno: - Não aguento mais, chiça! (non ne posso piú, eccheccazzo!), - Ainda aqui estas? Chiça! (ancora qua sei? Checcazzo!), - Já te disse para não fazeres barulho! Chiça! (ti ho giá detto di non fare rumore, cazzarola!); ora, io - per rendere, visto che non esiste un vero e proprio corrispettivo - l'ho tradotta cosí, sebbene in realtá sia meno "forte" di porra e addirittura di merda, figuriamoci di eccheccazzo. Ció nonostante, molti portoghesi la considerano "grosseira e de mau gosto" (grezza e di cattivo gusto), tipica di persone "com um nível de literacia baixo", il che ce la rende immediatamente simpatica.
7. PANELEIRO
Ma non tutte le parolacce riescono a farci sorridere anzi, alcune sono proprio tristi, come ad esempio quelle a sfondo sessista. Paneleiro, che non ha niente a che vedere col siciliano panellaro...
...È l'equivalente del nostro finocchio, serve cioé ad indicare dispregiativamente un omosessuale (di sesso maschile, ovviamente). È ancora piú pesante di maricas, che potremmo tradurre con checca, anche se pare che bicha - che, a sto punto, tradurrei con frocio - sia ancora peggio. Francamente non lo so, anche perché passino le altre ma queste parole qua, proprio, non fanno parte del mio vocabolario, come del resto di quello di qualunque vero Mundiale. Giusto?
8. CONA
Restiamo in ambito sessuale, o meglio erotico, e proseguiamo con due grandi classici: uno é cona, lo stesso che figa, fregna, pacchio: - Silvia mantinha sua cona sempre bem depilada (Silvia manteneva la sua figa sempre ben depilata), - A sua cona já estava molhadinha (la sua figa era giá umida); il secondo é...
9. BROCHE
....Broche (pron. brosc, con la sc di sciare), ovvero pompino; dice: che prendi? Una brioche con panna, grazie.
E concludiamo con il classico piú classico di tutti, un vero EVERGREEN:
10. CABRÂO
Traducibile in caprone, utilizzato al posto del nostro CORNUTO....
....Ma anche del nostro....
+ mini-lezioni di portoghese:
Una vita a pois
Marco, finalmente um assunto que eu posso comentar, não escrevo em italiano porque o meu cérebro ainda não acordou, mas umas pequenas correcções:
RispondiElimina"Vai tomar no cu" isto é português do Brasil, em portugal é "Vai apanhar no cu."
"Vai te fuder" Foder e não fuder (também português do brasil)
Paneleiro, se não me engano vem de facto de panela, mais especificamente o fundo da panela que representa o cu. A palavra paneleiro em japonês é "okama" e vem da expressão "fundo da panela" e deriva da expressão usada pelos portugueses.
Ciao (l'altro Marco)
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Eliminahehehehehe! Bom dia Eolo,
Eliminaobrigado pelas correcções (ninguem melhor do que um português pode comentar o assunto)! Efeitivamente, no inicio escrevi que "Foda-se" vem do verbo "Foder", pois a expressão correta é "Vai te foder", só achava que, além de ser "braisleiro", tb era utilizado como uma espécie de "slang" na escrita (ou seja, escreve-se como se pronucia), mas pronto, sei quanto voces são "certinhos" nessas questões, portanto peço desculpa :P Em vez, em relação a "Vai tomar no cu", sinceramente não fazia ideia, sempre utilizei o verbo "Tomar", mas eu sou italiano, pá, estou desculpado :D
Obrigado também pela explicação "etimologica" da palavra "paneleiro".
Um abraço!
Vai-te foder também se usa em Portugal, dependendo da situação pode ser na onda do "Pára de me chatear" ou o mais soft "Vai ver se chove.", eu sou um grande apreciador de um vai-te foder.
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RispondiEliminaCiao Marco,
RispondiEliminaho scoperto con piacere questo blog, sto per trasferirmi tre mesi a Lisbona per uno stage del progetto leonardo. Sarò al museu national de azulejo. Ci sei mai stato, com'è?
i prezzi per una sim quali sono? costo di un pasto fuori?
obrigada...
Letizia,
ps sperando di poter aver risposta, nel frattempo gran bel blog, e il post per le parolaccie mi serviva proprio :P
Boa tarde Antigone ;)
Eliminae in bocca al lupo per il tuo Leonardo; vedrai, adorerai Lisboa.
Sono stato si al Museu Nacional do Azulejo: bellissimo! Si trova all'interno dell'ex convento da Madre de Deus, circa 10 minuti a piedi dalla staz. ferroviaria di Santa Apolonia e quindi dal mitico mercato della Feira da Ladra (al momento qs due nomi non ti diranno niente, ma vedrai quando sarai qui!). È uno dei piú importanti complessi museali del Paese, e si occupa sia di conservazione che di ricerca e investigazione. Oltre ad ospitare eventi e altre attivitá. A mio parere sei proooooprio "caduta" bene :) Riguardo ai prezzi: una scheda SIM costa 10 euro (spesso con 5 euro di ricarica) e non é necessario documento per comprarne una; per ricaricarla, si puó fare al bancomat o nelle tabaccherie. Visto che resti solo 3 mesi, non ti perdere nel girone delle promozioni :P
Un (buon) pasto fuori siamo tra le 10 le 15 euro max se vai a cena in una tipica "tasca portuguesa"; per un pasto veloce (leggi: panino, hambuerger, toast) con bibita anche 4, 5 euro. A pranzo, poi, la maggior parte dei portoghesi che resta fuori per motivi di lavoro o si porta la "comida" da casa o va a mangiare i "Pratos do dia" (piatti del giorno) in uno dei millemila café, tavernette, bar e "tasquinhas" che offrono menu a 7, 6 e anche 5 euro. Tranquilla, non morirai di fame :D
Grazie a te per la visita. Peró torna eh? :)
Certo che torno, vado a leggere ora il nuovo post, grazie mille per le risposte, son sempre più gasata per questo progetto!!!
RispondiEliminaMa dai senza andare tanto lontano simile al portoghese e senza bisogno di nessuna traduzione (o quasi..) c'è l'antichissima lingua genovese Belin se non uguale al portoghese è comunque assai simile !
RispondiEliminaSergio Morando
sono Susanna di Firenze.... le parolacce sono alla base di ogni lingua e sono la prima cosa che si impara (vedi i calciatori.. qui in Italia per prima cosa li senti dire vaff o altro)!!!!! il portoghese è una lingua bellissima, meravigliosa da ascoltare... una musica!!!
RispondiEliminaIl portoghese del Brasil è una musica. Quello del Portogallo no anzi sembrano sempre incazzati
EliminaXoxota, perereca, boquete, piru, pinto, pica, puta que o pariu tb sao muito usadas
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