sabato 12 aprile 2014

Breve storia illustrata della Rivoluzione dei Garofani (pt. 1)

Cari mundiali, benritrovati! :)
Tra pochi giorni si commemora in Portogallo il 40º anniversario della Revolução dos Cravos (Rivoluzione dei Garofani), il mitico colpo di stato "incruento" che il 25 aprile 1974 pose fine, con uno starnuto, al lungo regime dittatoriale dell'Estado Novo, che per decenni aveva mantenuto il Paese in uno stato di malinconico oscurantismo e becero isolazionismo; in Portogallo infatti non esistevano la Coca Cola, le discoteche e la libera stampa, i giornali venivano redatti dalla Censura e i testi del Fado, uh, li scriveva direttamente Salazar. Sai che palle.
Dell'atmosfera che é possibile respirare durante la commemorazione dell'evento ne abbiamo parlato qui un paio di anni fa; oggi, in occasione del quarantennale, direi che é il momento di andare a ripercorrere la storia della Rivoluzione, per scoprire come sia stato possibile nello spazio di un GUARDALÀ!!!DOVE?!?!TA-DAAA!!! restituire al popolo la libertá. E aprire le porte del Paese alle multinazionali delle bibite gassate.


IL SALAZARISMO



Per farlo, partiamo da lontano, esattamente dal maggio 1926, anno in cui un golpe militare condotto dal generale Carmona (che resterà Presidente fino al 1951), mette fine alla Repubblica, instaurando in Portogallo una dittatura che scaraventa il Paese in una devastante crisi economica. Antonio de Oliveira Salazar (1889-1970), il distinto, sobrio signore che vedete qui sopra, viene nominato Ministro delle Finanze con pieni poteri e un in bocca al lupo nel 1928 e in appena UN ANNO, applicando una politica di rigido contenimento della spesa, riesce non solo a riportare il bilancio in pareggio, ma addirittura in attivo. 


<< Oh la sobrietá c'era. Questo m'é mancato ammé, i pieni poteri >>


<< A me mancavano entrambe le cose! >>

Impresa mitologica che lo trasforma immediatamente in una sorta di Dio onnipotente in terra spalancandogli le porte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 1932, il distinto signore si trasforma nel dittatore che, applicando una politica di rigido contenimento della libertá, controllerá per 35 anni OGNI aspetto della societá portoghese.


<< Benfica-Porto, facciamo X >>

Nel 1968 Salazar ruzzola dalle scale di casa, si sfrantuma la cabeça e, come dire, ci resta scemo; fu quasi subito sostituito da Marcelo Caetano, ma fino al giorno della sua morte rimase convinto di essere ancora il Presidente del Consiglio e pare che NESSUNO ebbe mai il coraggio di contrariarlo.

Benfica-Porto, X. Com certeza.



PRIMA DEL 25 de Abril: IL PORTOGALLO NEGLI ANNI '70



Nel 1968 quindi, Marcelo Caetano (quest'altro signore distinto qui sopra) "eredita" l'oppressivo Estado Novo di Salazar, e decide di modernizzare un pó il Paese, un pó ma non troppo, con una serie di piccoli miglioramenti legislativi e sociali che oggi vengono raggruppati sotto l'egidia di Primavera Marcelista (eliminazione di alcune restrizioni sindacali, apertura agli investitori stranieri, allentamento della censura, avvicinamento alla CEE). Riforme che lasciano ben sperare il popolo su una possibile virata democratica, ma che non hanno mai prodotto un vero cambiamento: edulcorato, dissimulato, il regime salazarista continuava, esprimendosi soprattutto attraverso l'attivitá della PIDE, la famigerata polizia segreta del Regime.

Dove per nemico devesi intendere lo stesso Stato.

Questa, che aveva ricevuto formazione nientepopódimenoche dalla Gestapo e dalla CIA, aveva come obiettivo lo spionaggio e il controllo dell'intera popolazione, in Portogallo cosí come nelle Colonie. I portoghesi, che si guardavano bene dall'esprimere idee politiche in pubblico anzi, si guardavano bene dall'esprimere idee politiche, di fatto non erano contenti nemmeno della politica colonialista perpetrata dal regime: dall'inizio degli anni '60 infatti le province africane portoghesi (Angola, Mozambico, etc.) portavano avanti una lotta indipendentista che stava consumando fino al 40% del bilancio statale, a causa dei cospicui invii di truppe per combattere i ribelli. Le Forze Armate, demotivate da una guerra che sembrava senza fine e che rischiava di trasformarsi in un altro Vietnam, dovevano di fatto obbedire agli ordini di un governo totalmente irrazionale e combattere in un conflitto unanimemente condannato dall'opionine pubblica internazionale.  

E da loro stessi.

È cosí che la crisi economica, l'isolamento politico e l'insoddisfazione generalizzata portano alla nascita del Movimento das Forças Armadas (MFA), un'organizzazione clandestina nata in seno alle ufficiali Forze Armate Portoghesi, che si propone - e si promette - la fine di cotanta follia, la decolonizzazione, la democratizzazione del Paese e ovviamente LA PACE: é l'agosto 1973 e a Bissau, capitale dell'allora Guinea portoghese, si svolge il primo incontro segreto tra quelli che poco meno di un anno dopo guideranno la Rivoluzione a Lisbona.

Mentre Caetano continua ad affermare che é tuuuuuuutto sotto controllo...


.....Qualcuno, ad Oltremare, giá fischietta allegramente Grândola vila morena.


Continua tra un paio di giorni!!!! :)



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QUI la seconda parte

+  brevi storie illustrate:

Breve storia illustrata del Fado (pt. 1)

Breve storia illustrata del Fado (pt. 2)



2 commenti:

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