domenica 30 novembre 2014

POVO QUE CANTA NÂO MORRE | Il Canto alentejano é Patrimonio Immateriale dell'Umanitá dell'UNESCO

Guarda come gongolo, guarda come gongolo. È che, sapete, vivere in questo Paese, amandolo, sentendolo, anzi,"ascoltandolo" nelle sue esternazioni piú intime e "pure", a volte dá delle grandi soddisfazioni. Qui sul BdM, da ormai quasi 5 anni, cerco di diffondere la cultura portoghese in Italia, sotto tutti i suoi aspetti. Nonostante la poca serietá con la quale lo faccio. Peró lo faccio. Ouh!, mica siamo tutti dei Tabucchi. Ecco perché quando arriva un riconoscimento come questo, non posso fare a meno di sentirla un pó anche come una mia vittoria: l'elezione del Canto alentejano Patrimonio Immateriale dell'Umanitá dell'UNESCO é infatti una conquista prima di tutto, ovvio, del popolo alentejano, in secondo luogo del Portogallo tutto e infine di tutte quelle persone, estimatori, amatori, sostenitori, fan di ogni latitudine, che come me ne hanno sempre riconosciuto l'alto valore storico, sociale e artistico. E che oggi possono finalmente, saputellamente esclamare: Eeeeh ma ve l'avevo deeeetto io!
La notizia, arrivata giovedí pomeriggio, ha commosso e riempito d'orgoglio il Paese: 


ecco che dopo il Fado (che ha ottenuto il titolo nel 2011) un'altra espressione musicale peculiarmente portoghese, il Canto alentejano, assurge a Patrimonio Immateriale dell'Umanitá. Quasi incredibile, per un genere fino a qualche anno fa considerato "minore", in quanto prodotto di una realtá "rurale" e analfabeta; un pó come il Fado che era, allo stesso modo, considerato "urbano" e "popolare", nel senso piú dispregiativo del termine. Grezzo. Tipico. Legato al folklore, o lontano comunque da certa musica "alta".




Un pó PIÙ "alta"?




Piú alta ancora?




No, cosí é "troppo" alta.




Ecco, bravo, va bene cosí.

Ora, cosí come il Fado si é progressivamente affrancato dalle sue origini "tavernare" (lo abbiamo visto qui), raffinandosi, guadagnando dignitá artistica e poetica, infine svecchiandosi con l'emergere di nuovi, giovani interpreti, cosí O Cante dell'Alentejo si é affrancato dalle sue origini contadine, e dai campi ha raggiunto prima le piazze, poi i festival, poi i teatri, dimostrando di essere un fenomeno che va aldilá dei meri confini regionali e nazionali. Soprattutto negli ultimi decenni, con la "diaspora alentejana" (l'immigrazione verso il nord del Paese e l'estero), sono sorti un pó ovunque numerosi gruppi, molti composti da adolescenti, che continuano con passione a interpretare gli stessi pezzi tradizionali, anzi ARCAICI, tramandati oralmente di generazione in generazione, e per questo diventati patrimonio e memoria collettiva di un intero popolo.





Poiché affrancarsi dalle proprie radici non significa dimenticarle, e questo - almeno io - lo capisco bene....

Inoltre, se proprio dobbiamo fare i pignoli, si stratta di un genere piú erudito di quanto si possa pensare: nel Cante infatti (che puó provenire dal canto gregoriano cosí come dalla cultura araba, sebbene alcuni musicologi vi abbiano scorto aspetti ben piú primitivi, pre-cristiani se non addirittura pre-romani) sopravvivono i modi greci estinti tanto nella musica classica quanto nella musica popolare europea. #Sapevatelo. L'holettosuWikipedia.


Sebbene, a mio avviso, quello che piú di ogni altra cosa ha fatto meritare al Cante Alentejano il titolo di "Patrimonio dell'Umanitá" é la sua straordinaria carica emotiva e evocativa; il sentimento che trasuda da ogni intonazione, da ogni parola; quella tipica, tremolante voce solista seguita da un potente coro.



"Lindo ramo verde", Os Almocreves


Vá, cose che ci fanno accapponare e accappottonare. Che non so a voi, ma a me i cori alentejani mi fanno SPIANGERE di brutto brutto brutto. 




Aaah, cara vecchia commozione da vitelloorfano©, noi mundiali la conosciamo bene. La stessa con la quale facciamo le nostre piú sentite FELICITAZIONI al Cante Alentejano, patrimonio dell'umanitá che lavora pe ná pagnotta, emigra, si dignifica, si affranca, canta e si commuove....


"Vamos lá saindo", Os Ceifeiros de Cuba 



....E non dimentica le proprie radici. 

Nessun commento:

Posta un commento

Tutti i commenti che saranno ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine od onorabilità di terzi, saranno rimossi. Saranno altresì rimossi commenti considerati spam, razzisti e che contengano dati personali non conformi al rispetto della norma sulla Privacy vigente.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...