Ora, come sa mi chi segue abitualmente, non amo molto parlare di politica in questo blog, dove alla fin fine ci si occupa di Portogallo e in particolar modo di Lisboa come se fossero l'ultimo avamposto del paradiso, ben sapendo che così non è. Perciò, come di consuetudine, e senza aggiungere altro, andiamo a vederci un breve reportage fotografico della manifestazione di ieri, che poi si torna alle spiagge assolate, ai ridenti barrios popolari e al bacalhau com nata perchè ouh! Vogliamo illuderci che va tutto bene.
Come ci si aspettava, si è trattato di una manifestazione imponente, che ha contato la partecipazione di migliaia di persone; studenti, lavoratori precari e non, sindacati, parti sociali e movimenti indipendenti, giovani, anziani, bambini, famiglie e single, hanno inondato la città con un rumoroso ma pacifico corteo che ha praticamente percorso da una parte all'altra di Lisboa, partendo dalla centralissima Praça Camoes fino a raggiungere la zona di Alameda.
Senza dimenticare di fare una "puntatina" alla statua dello zio Fernando... |
...Che molto educatamente ha salutato il popolo. |
I manifesti e gli striscioni sono stati come al solito tanto incisivi quanto creativi...
Scendendo dalla Rua Garrett il corteo ha imboccato la Rua do Carmo...
.
...Passando sotto al ponticello dell'Elevador de Santa Justa...
...In direzione della Praça D. Pedro IV, meglio nota come Rossio.
Da lì ha proseguito in direzione di Praça Figueira....
.
...Passando di fronte la statua di D. João I, decimo re del Portogallo...
....Per poi proseguire ancora in direzione della Praça Martim Moniz...
.... Dove qualcuno ancora vende i garofani avanzati dal 25 di aprile :)
Da questo punto il corteo ha assunto proporzioni enormi: è qui infatti che gli "indignados" e i diversi gruppi sindacali sono confluiti...
...Prima di avanzare tutti insieme - e sem medo - verso la lunga Avenida Almirante Reis...
...Che si è praticamente trasformata in un incessante fiume umano...
...Come al solito composto da anziani, adulti....
...E giovani :)
....E chi non è sceso in strada a protestare, ha affisso la bandiera del Portogallo al balcone. Estamos convosco!, "Siamo con voi!", urlava qualcuno, applaudendo il corteo.
Tutto sommato, qui la festa non è stata poi così triste. Nonostante non si sia fatto nessun concerto. Almeno, ci si è abbracciati tutti, facendosi coraggio l'un l'altro. Credendo nelle potenzialità di un Paese che si è liberato da una dittatura lunga 40 anni con dei fiori. E che, con un pò di lungimiranza, può sottrarsi alle grinfie della Troika.
Perchè i portoghesi non son scemi: la "crisi" la paghi chi l'ha - artificialmente - creata. Ma qui, l'ho già detto, non si parla di politica.
quest'anno mi sembrava ci fosse molta più gente. e quel discorso mi sembrava potesse essere riproposto uguale e identico anche in italia :(
RispondiEliminaAssolutamente, molte più persone, si!
Eliminagosto que te referes a Portugal como "un Paese che si è liberato da una dittatura lunga 40 anni con dei fiori" :)
RispondiEliminaVanessa
Mi è stato "suggerito" da una bella persona :)
Elimina:)
EliminaE não é um exagero. Derrubar um regime opressivo de 41 anos sem violência e com flore... Chega a ser romântico! É das coisas deste país que mais me dão orgulho. ^^
Mi fa molto strano leggere il blog di Marco Mundo visto che mi chiamo anche io Marco Mundo, eheheh
RispondiElimina