25 Aprile a Lisboa | La Revolução dos Cravos del 1974

Amabili lettori del Blog di Mundo, ben ritrovati! Dovete sapere che, per una felice coincidenza, il 25 aprile si festeggia la Liberazione dal fascismo anche in Portogallo; solo che, invece di essere l'occasione per vetuste, insopportabili polemiche e azzuffate mediatiche come da noi, qui l'anniversario della Liberazione è una ricorrenza sacra, amata e festeggiata insidacabilmente da tutti i portoghesi che con uno spirito, oserei dire, quasi romantico commemorano la caduta del lungo regime dittatoriale dell'Estado Novo, che ha imbavagliato e isolato il Paese per più di 40 anni. Il 25 aprile 1974 un golpe condotto dai militari restituì la libertà al popolo, senza praticamente ricorrere alla violenza. Si contarono appena 4 morti: la Revolução dos Cravos (rivoluzione dei garofani) fu una cosa del tipo ouh! Ouh! Ora! Vai! Zacchete, ta-daaa! Democrazia. Con un colpo di tosse, il Paese espettorava il regime fondato da Salazar. Perchè le dittature, diciamolo, sono come il catarro.

Ora, immaginatevi: 20 minuti dopo la mezzanotte Rádio Renascença trasmetteva la canzone operaia Grândola vila morena di José Afonso, segnale di avvio delle operazioni. A mezzogiorno, dopo aver occupato tutto l'occupabile e cacciato a calci in culo l'allora Primo Ministro Marcelo Caetano e tutto il Governo, i militari annunciano di aver preso il controllo del Paese. Subito esplode la gioia del popolo, che si riversa per le strade di Lisboa a festeggiare e applaudire l'esercito; una fioraia offre dei garofani ai soldati, che li infilano nelle canne dei fucili. Da quel momento os cravos, i garofani, diventano il simbolo della rivoluzione.

Mercoledì scorso migliaia di persone, per nulla intimoriti dalla pioggia battente...

(ma proprio per nulla)

...Hanno preso parte al corteo del 25 de abril a Lisboa; uomini e donne, bambini e anziani coi garofani in mano hanno attraversato il centro della città al grido di  "fascismo nunca mais!". Per me, è stato un onore e un'emozione sfilare proprio accanto a chi FISICAMENTE c'era quel giorno. La cosa bella di partecipare alla commemorazione del 25 de abril a Lisboa infatti è proprio quella di poter camminare fianco a fianco con coloro che hanno vissuto nel fascismo e hanno partecipato alla rivoluzione e che pertanto SANNO BENE DI COSA STIAMO PARLANDO. Non è come danzare una versione folk di Bella Ciao a Piazza San Giovanni a Roma, che sarà bello si, però ouh! Questo è più bello! Qua vedi occhi lucidi per la commozione, vedi anziani che potrebbero essere i tuoi nonni urlare che il Fascismo è una merda (letteralmente), i loro figli suonare tamburi e i loro nipoti sventolare entusiasti bandiere. Puoi vedere una famiglia abbracciata a saltare come allo stadio. Puoi sentire un'intera strada vibrare di energia. Questo è il 25 de abril, e quando dagli altoparlanti suona Grândola vila morena sembrano cantare persino gli alberi. Ascoltarla oggi fa venire i brividi, ed è quello che faremo tuttiinsiemeappasionatamente alla fine di questo post; prima però, come sempre, guardiamoci una breve selezione delle foto che ho scattato durante il corteo dove, per l'appunto, era possibile incontrare le nuove LEVE...

...I "giovani"....

...Ma soprattutto LORO, gli anziani!

...Quelli che c'erano.

Durante una "pausa" al bar, un signore accanto a me, quasi piangendo, mi ha guardato fisso negli occhi e mi ha detto: "Io c'ero quel giorno, ho visto quelle scene coi miei occhi. A volte mi commuovo a pensarci". Non sapevo cosa dire, poi ho semplicemente detto: obrigado.

E non c'è stato bisogno di aggiungere altro.

25 de abril SEMPRE! Fascismo nunca mais!