giovedì 17 dicembre 2015

5 tradizioni di Natale e Capodanno portoghesi

Prrronto, manca poco piú di una settimana al Natale, é il momento: sióre e sióri per voi un esercizio di paraculaggine con triplo avvitamento e doppio salto mortale, il post natalizio del BdM di quest'anno! :)
Se l'anno scorso ci siamo concentrati su cosa mangiano i portoghesi per il cenone (evitando di soffermarci su cosa bevono: nessuno ha tanto tempo libero) stavolta andiamo a vedere COSA FANNO in questi lieti giorni i nostri cugini cosí-lontani-cosí-vicini lusitani... Ovvero quali sono in Portogallo le principali tradizioni popolari legate al Natale e al Capodanno. A noi ad esempio, per dirne una, piace GIOCARE: dall'innocuo, soporifero tombolone a base di fagioli e lenticchie fino alle terrificanti, pericolosissime bische clandestine in salotto, al termine delle quali qualcuno rimane sempre in mutande (rigorosamente rosse); qui, dove il gioco d'azzardo é legale sin dagli anni 30 e ci si puó far spennare quando si vuole in uno degli 11 casinó sparsi per tutto il Paese, in epoca natalizia si preferisce dedicarsi a cose piú semplici e genuine: ubriacarsi, cantare, ardere ceppi secolari, scannare maiali.

CANTAR AS JANEIRAS



Cominciamo da una tradizione molto antica, che ancora resiste in alcune aldeias (villaggi, paesini) e vilas (cittadine) portoghesi, quella del cantar as janeiras, letteralmente cantare le, er, gennarine, ovvero le canzoni di (o del mese di) gennaio; praticamente la versione canora del "dolcetto e scherzetto" di Halloween: a partire da giorno 1, e fino all'Epifania, gruppi di amici muniti di strumenti musicali si riuniscono e vanno per le strade del paese a bussare di porta in porta e cantare canzoni natalizie con l'obiettivo di ricevere in cambio cibo, vino o addirittura denaro. Il che si traduce in insidiose flotte di zingari affamati....



...Capaci di invaderti il negozio, facendo fuggire tutti i clienti....



... Bloccarti sull'uscio di casa con le buste della spesa....



...E addirittura inseguirti dentro al bar...



Roba che se la fai anche nel piú spelacchiato borgo italiano rischi che ti tirino le uova e ti sguinzaglino contro i cani. Ma qui siamo in Portogallo e non solo ti mettono a disposizione il pianerottolo....


...Ma ti aprono pure la porta di casa, dandoti da mangiare e qualche spicciolo per la prestazione. E siccome fuori fa freddo, ci mettiamo pure un goccetto d'aguardente delle grandi occasioni, annata 1850.



Al termine della "camminata" i musicisti si ritrovano in casa del capobanda e mangiano tutti insieme quello che hanno racimolato....



...Oltre a, ovviamente, spartirsi i quattrini....


<< Toh! E l'uomo campa, né? >>
<< ...Solo cinqu'euro??? >>
<< Piú due pani e un salame >>



MATANÇA DO PORCO



Tradizione ancora in uso, soprattutto nell'arcipelago di Madeira e nella regione dell'Alentejo, é quella della mattanza dei maiali, che ha luogo a partire da dicembre; anticamente, l'arrivo del grande freddo obbligava ad un brusco calo delle attivitá agricole e tutti i camponeses (o almeno quelli che potevano permetterselo) dovevano uccidere i propri animali per fare scorta di cibo; le basse temperature permettevano una migliore conservazione della carne, che veniva consumata praticamente durante tutto l'anno, senza sprechi.
La mattanza era un giorno di festa per le famiglie e l'intera comunitá...


(un pó meno per i maiali)

...Comprensibilmente: parliamo di tempi in cui mangiare una salsiccia era un vero e proprio EVENTO. Oggi, é chiaro, non ci sarebbe bisogno di scannare manco un maiale, che di salsiccie, prosciutti e salami son giá pieni i supermercati.





E se sono sensibilmente calate le famiglie che possiedono (almeno) un porco, non ce n'é nessuna che non abbia (almeno) un frigorifero.

Ció nonostante la mattanza continua ad essere praticata, non dalle famiglie, bensí durante appositi eventi pubblici - fortemente osteggiati dalle associazioni animaliste - che ne ricostruiscono il rito: dopo essere stati ingozzati per un anno intero, gli animali vengono macellati secondo il metodo "antico" e "naturale" che ne prevede l'immobilizzazione...




...L'uccisione... 




...La pulitura....







....E lo scannamento, la parte piú difficile.




L'ideale per aprire l'appetito prima della colossale grigliata finale...





...Alla quale si accompagnano balli, canti e fiumi di vino caseiro in perfetto stile sagra paesana. Riuscite a immaginare una forma piú pagana di festeggiare la fine dell'anno e l'inizio del nuovo? Si? Scrivete a sacrifici@umani.com



QUEIMA DO MADEIRO



Altra antica tradizione, anche questa NON esattamente natureza-friendly, é quella della queima do madeiro, letteralmente "bruciatura della legna" o "del pezzo di legno", diffusa praticamente in tutte le regioni del Paese. Tradizione che ci riporta a atmosfere sicuramente piú natalizie, non foss'altro per il suggestivo effetto LUMINOSO.

Trattasi di un enorme faló notturno, alimentato preferibilmente con grossi tronchi d'ulivo....



....Albero con il quale sarebbe stata fatta la croce sulla quale é morto Cristo. Preferibilmente, ma non obbligatoriamente, d'altronde sebbene la queima abbia ormai acquisito (come moooooolte delle cose legate al Natale anzi, come LO STESSO Natale) un significato religioso, le sue origini sono profane: tanto piú grande era la pira di legna, tanto piú GRASSO sarebbe stato il maiale per la mattanza dell'anno prossimo.




L'evento ha inizio alla mezzanotte del 24 dicembre, contemporaneamente alla missa do galo: decine di famiglie e amici si riuniscono attorno al fuoco, generalmente montato nella piazza principale del paese, intonando canzoni tradizionali, bevendo alcolici e mangiando dolci.




....La legna arde per ore, tanto che poi ci vogliono i vigili del fuoco per spegnerla.


NO, DAVVERO.





COMER AS 12 UVAS



In Portogallo, cosí come in Spagna, il rituale di Capodanno piú diffuso é quello di mangiare, diciamo pure BERE, 12 chicchi d'uva, uno al secondo, nei 12 secondi successivi la mezzanotte. Una roba pericolosissima ma irrinunciabile, se ci si vuole garantire fortuna, prosperitá, zero forfora, zero spam.
In realtá, l'unica cosa garantita é IL SOFFOCAMENTO. Scherzi a parte, non é certo impresa facile, ve lo dico io che mannaggiammé ho ceduto alla richiesta di un gruppo di portoghesi nell'ormai lontano capodanno 2009/2010 - il primo a Lisbona - e ancora sto sputando semi, cof-cof.

Loro comunque, dopo anni e anni di allenamento, ci riescono benissimo. Al limite se volete provarci, scegliete dei chicchi molto piccoli. Oppure fate come i comuni mortali, optate direttamente per la versione LIQUIDA.



Per la cronaca, la tradizione ha origine nel XIX secolo ma si é consolidata nei primi anni del Novecento: all'epoca infatti l'uva era un frutto molto raro da incontrare durante la stagione invernale, cosí mangiarla era un segno di abbondanza.




ROUPA INTERIOR AZUL





In conclusione. Come accennavo a inizio post, in Italia tradizione vuole che tutti si indossi dell'intimo di colore rosso, soprattutto le donne, che noi uomini astecosenoncifacciamocaso. In Portogallo invece la tradizione impone roupa interior di colore AZUL, ovvero blu. Ora, vi diró, a me francamente STA BENE LO STESSO, eh? Solo che andando a vedere, si scopre che mentre il rosso é il colore della paixão (passione), il blu é quello dell'armonia e della paz de espirito (pace di spirito), due cose possibilmente agli antipodi. Per dire quaaaaanto siamo simili, ecco cosa si augurano gli italiani: lussuria, e i portoghesi: serenitá.
Ora, Paese che vai, prioritá che trovi. Peró non so quanta "pace di spirito" possa trasmettere della biancheria intima azul.

A me sinceramente NESSUNA.


'Spé che riprovo.

NIENTE DA FARE.


1 commento:

  1. Aqui comem-se mais passas, em minha casa uvas porque tenho uma costela espanhola. A roupa interior azul deve ter origem nos rituais a Iemanjá vindos do Brasil já que se deitam rosas brancas e pequenos barcos com velas ao mar.

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