lunedì 25 novembre 2013

10 cose che forse non sapevate sui tram di Lisbona

Sono uno dei simboli della cittá di Lisboa! Os elétricosi caratteristici tram dove i turisti si divertono a viaggiare enlatados como sardinhas, sferragliano per le vie della capitale portoghese da piú di un secolo. È infatti nel 1901, 112 anni fa, che la Companhia de Carris de Ferro de Lisboa (o semplicemente Carris) pone il primo tram elettrico sulla linea tra la stazione ferroviaria di Cais do Sodré e la vicina borgata marinara di São José de Ribamar, l'attuale Algés; oggi, la rete di elétricos della Carris é composta da 5 carreiras (o, come diremmo noi, 5 "numeri") e percorre un totale di 48 km distribuiti soprattutto nella parte antica della cittá. Mezzo di trasporto "popolare", rapido (visto che gode di prioritá sul restante transito), ecologico e assolutamente LoLloso, un poco pop, un poco vintage, parecchio mariomerolo, l'Elétrico corre su rotaie ricche di aneddoti e curiositá che vale la pena andare a scoprire; é quello che faremo oggi con questo post dedicato alle 10 cose che forse non sapevate sui tram di Lisbona.

Cosí non potrete piú dire che qui sul Blog di Mundo non si fa della cultura. In altre parole, che si parla appena di minchiate. Almeno per metá di queste 10. Ecco.



1: ERANO TREINATI DA CAVALLI



Il tram piú antico della Carris non funzionava a elettricitá perché, pensa, NON C'ERA ANCORA, l'elettricitá. Quando la compagnia é stata fondata nel 1872 aveva come idea originale quella di dotare Lisboa di un mezzo di trasporto che giá esisteva in alcune cittá europee e statunitensi: un CARRETTO che si muoveva su rotaie treinato da cavalli. I vantaggi erano quelli dati dalla velocitá e da un'organizzazione del servizio del tutto simile a quello attuale, con fermate, orari e biglietti. I primi carri di ferro sono stati importati dagli USA e per questo erano chiamati "carros americanos". Quer dizer, l'ultimo grido in fatto di trasporti.



2: PER LORO ARRIVÒ L'ELETTRICITÀ A LISBONA. NON VICEVERSA.




Una prima esperienza di motorização si é avuta solo una quindicina d'anni dopo, nel 1887, con l'introduzione di due carros equipaggiati di batterie; sistema abbandonato nello spazio di, umh, subito, forse perché troppo caro. La direzione della Carris, comunque, voleva liberarsi della trazione animale. Il che costituiva un problema dato che, come abbiamo detto, non esisteva elettricitá a Lisboa. Cosí, nel 1900 é stata costruita la Geradora de Santos - uma centrale termoelettrica A CARBONE che forniva energia ai primi cavi aerei. Un anno dopo veniva inaugurata la prima carreira eletromotorizada, che serviva la linea Cais do Sodré-Alges (oggi la n.15).
La Geradora si é poi trasformata nella Central Tejo (principale fornitrice di energia elettrica della cittá di Lisboa fino al 1972) e uno dei piú bei esempi di architettura industriale del XX secolo; nell'edificio rivestito di mattoni, classificato come Imóvel de Interesse Público, é oggi ospitato il celebre Museu da Electricidade de Lisboa, una meraviglia Liberty sulle rive del Tejo.






3: PER MOLTI ANNUNCIAVANO L'APOCALISSE

À serio: inizialmente l'annuncio dell'arrivo di veicoli mossi a elettricitá non fu accolto in maniera benevola dalla popolazione; i giornali in particolare parlarono di una specie di Fim do mundo per la cittá: saette nel cielo, strade invase da cadaveri di uccelli fulminati e bambini che non avrebbero piú potuto giocare per strada erano appena alcuni degli scenari ipotizzati da una stampa ignorante, bugiarda e sensazionalistica quanto quella dei giorni nostri. Eppure, il 31 agosto 1901 (questa la data esatta dell'inaugurazione) TUTTI i cittadini vollero comunque provare questa diavoleria moderna....


(inaugurando cosí la nobile tradizione della FILA alle fermate)

....Che logo foi um successo. Saette nel cielo? Pfff, suvvia. Ora, vero é che QUALCHE colomba ci rimane per davvero....



...Ma i bambini almeno non hanno smesso di uscire fuori a giocare. Al contrario, hanno trovato un nuovo giocattolo.





4: FURONO L'UNICO MEZZO DI TRASPORTO PUBBLICO... PER 45 ANNI


....E quindi il piú democratico: tutti utilizzavano l'Elétrico, senza distinzione di classe o ceto sociale. C'erano corse mattutine con tariffe ridotte per gli operai, ma anche speciali corse notturne per chi volesse andare a teatro; persino il celebre Presidente della Repubblica Teófilo Braga (1843-1924) viaggiava tutti i giorni in tram per recarsi al lavoro al Palácio de Belém. Ora, chissá se pure lui pagava il ridotto.



5: OGGI SERVONO APPENA UNA FASCIA MINIMA DELLA POPOLAZIONE



Anche se non si direbbe, a causa della sua "onnipresenza" in cittá, l'Elétrico é oggi il mezzo pubblico MENO UTILIZZATO dai lisboeti: secondo una statistica di due anni fa solo un esiguo 0,6% lo utilizza regolarmente. Questo principalmente perché la rete non copre l'intera cittá e i pendolari preferiscono spostarsi in automobile, autobus e metropolitana; ma anche perché come é noto ogni giorno i tram sono letteralmente presi d'assalto da CHIASSOSI turisti che, come raccontavo qui, spesso si dimenticano che NON si tratta di un trenino turistico fatto apposta per loro.


Woooo-ooooo!!!!

Ragion per cui fuori dalle ore di punta, soprattutto in serata, quando i pochi posti a sedere vengono occupati esclusivamente da residenti di ritorno alle proprie case, ci si puó godere i viaggi migliori.



6: L'UNICO VERO ELÉTRICO TURISTICO É QUELLO ROSSO, E SI CHIAMA AFONSO 


...Ogni tanto infatti bisognerebbe ricordare ai turisti in cerca di sferraglianti emozioni che l'unico VERO tram turistico (che segue, cioé, un itinerario turistico e pertanto NON viene utilizzato dagli indigeni) é il famoso elétrico vermelho, ex numero 355, oggi noto come 7 Colinas, per gli amici Afonso Costa, "in onore" all'omonimo politico (e massone) repubblicano (tre volte Primo Ministro) che nel 1915, mentre vi viaggiava, spaventato dal chiarore provocato da un corto circuito si buttó dal finestrino pensando di essere vittima di un attentato.

Ne uscí fuori con un brutto trauma cranico.


Divenendo lo zimbello di tutta la Prima Repubblica.

Coooomunque. Afonso sta sempre posteggiato nella bella Praça do Comércio, pronto a ricevere flotte di turisti.







Cheddite, lo verniciamo di giallo?



7: È IL SIMBOLO LISBOETA PIÚ RIPRODOTTO IN GADGETS E SOUVENIR




Ouh, senza dubbio. Altro che Torre de Belém o Castelo de São Jorge: quando si parla di Lisboa, il "monumento storico" piú riprodotto in magneti, grembiuli, cavatappi, portachiavi, accendini, borse, borsette e borsellini é il mitico Elétrico 28, "principe" dei tram che collega i due quartieri popolari di Graça e Estrela, percorrendo alcuni tra i piú begli angoli della cittá (anche Afonso, eh?!?!? Anche Afonso!).
Con l'Elétrico 28 ci hanno fatto e ci si fa di tutto, ma proprio tutto. Dai Block-notes...

...Alle spillette...




dai modellini....





....Ai puzzle 3-D in legno.






8: IL PRIMO SCIOPERO DEI TRAM AVVENNE NEL 1912



...Ovvero poco dopo piú di 10 anni di vita del servizio, e duró per ben 3 giorni, dal 29 al 31 gennaioImmaginatevi l'impatto che ebbe su una polazione che, come abbiamo detto, all'epoca si spostava esclusivamente in tram. Indetta dall'Associação dos Trabalhadores per soliderietá ai lavoratori agricoli della vicina Evora, che si ribellavano ai miseri salari con i quali venivano pagati dai propri padroni (e per questo venivano ARRESTATI), la greve in questione registró un'adesione praticamente del 100%.


(anche perché chi provava a lavorare veniva, diciamo cosí, convinto pacificamente a DESISTERE).

Ci vollero i militari per riportare l'ordine in cittá. Alla faccia della proverbiale "sottomissione" del popolo portoghese.



9: IN UNO CI HANNO APERTO UN BAR



Da quest'estate, "posteggiato" a Belém a due passi dall'omonima Torre e dal Monastero dos Jerónimos, c'é il nuovo bar della catena Banana Café, ricavato da un VERO tram - il numero 173 - che serviva quella zona negli anni '50.




Il restauro dell'atrelado nº 173 é stato realizzato dall'atelier RRJ Arquitectos che ha avuto come obiettivo quello di preservare il piú possibile la struttura originale del mezzo....


(e ha avuto la bella pensata di mettere il menú nelle pensilline degli orari).

....Il quale é stato concesso dalla Carris con una condizione: che lo spazio continui a servire come posto di ritrovo del personale dell'impresa, che deve essere trattato con un occhio di riguardo; cosí, se vi tritrovate a passare dal café all'ora di pranzo, é molto probabile che lo troviate pieno di motoristas.



10: QUESTO TRAM NON SI CHIAMA DESIDERIO, MA MIRACOLO


Ve lo giuro su Marlon Brando.

Si, perché se guardiamo alla sua storia, é ben evidente come il mezzo sia - fortunatamente e incredibilmente - sopravvissuto a tutta una serie di eventi (uno su tutti, l'arrivo della metro negli anni '60) e "rimaneggiamenti" del servizio che avrebbero potuto decretarne la fine: diciamolo, queste 5 carreiras che ancora sferragliano nel centro della cittá stanno lí perché, ouh, alla gente (e ai turisti) piacciono. E perché c'abbiamo i portachiavi da vendere. Voglio dire, tranne Afonso, gli elettrici piacciono. Sono UN SIMBOLO, e se provassero a toglierli credo andrebbe persino peggio che nel 1912.




Cari mundiali, é il cosí detto progresso: dalla sua nascita, la flotta di Elétricos di Lisboa (con relativi tragitti) si é considerevolmente ridimensionata, e dai primi anni 90 si é cristallizzata nei suddetti 5 numeri che, passando da alcune delle zone piú antiche e suggestive della cittá (del tutto simili a come dovevano apparire 40, 50 anni fa), regalando ai passanti la magica sensazione di trovarsi ancora in un'altra epoca.

È la malefica multinazionale occulta della Saudade, che li vuole.

....





Pure a Afonso.

2 commenti:

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