ITALIANO VERO 3 | Mino da Andria, pizzaiolo (a domicilio).

Queridos leitores, benritrovati! Dopo ben 2 mesi di assenza injustificada, torna sul Blog di Mundo Italiano Vero, la rubrica che vi trascina con violenza, per i capelli, dandovi calci forti nelle costole mentre vi sputa in testa, nel romanzesco mondo degli italiani residenti a Lisboa e in Portogallo; dopo aver conosciuto quella cara de pau di Emanuele, e gli occhiali da sole di Chiara, é la volta del buon Mino, pugliese DOC ventinovenne, prestare la faccia (e pure gli occhiali) alla metafora del miracolo. Si perché Mino, partito poco piú di un anno fa dalla sua Andria senza la minima idea di cosa venire a fare a Lisboa (se non SORVEGLIARE de perto la sua fidanzata), si ritrova oggi ad essere una piccola star della pizza. Si, avete letto bene: della pizza. Ma la cosa piú engraçada, é che Mino non é mica un pizzaiolo, eh. MIno é - e continua ad essere - un grafico. Ma si vede che le pizze le stampa proprio bene, ouh.

Ora, giá sapete quanto mi piace la pizza; penso siamo tutti d'accordo. Aggiungo pure che, al contrario di quanto certi italiani precisinidellafungia sostengono, a Lisboa é possibile mangiare una pizza ragionevolmente boa, se si sa DOVE andare. Voglio dire, una pizza verdadeira, non come quelle di Marco Bellini. Mesmo assim, una pizza fatta in casa, con gli ingredienti freschi freschissimi, appena uscita dal forno, fatta a casa tua apposta per te da due italiani in grembiule e barbetta incolta, diciamocelo... Ha tutto un'altro sapore.....

(soprattutto per i due italiani in grembiule e barbetta incolta)

.... Immagina se sei portoghese :)

Questa l'idea del nostro Mino e del suo socio Andreas, dar á volta delle case portoghesi per cucinare (e servire) una vera pizza italiana; un'idea nata - come tutte le idee brillanti - in pieno coma etilico e materializzatasi nella pagina Facebook Uma pizza em companhia, sorta di loro ufficio prenotazioni on-line. Una volta ricevuta la encomenda, Mino e Andreas si spostano in bicicletta fino alla casa del cliente, con lo zaino pieno di ingredienti, e lí preparano SUL MOMENTO una vera pizza fatta in casa, partecipando - come é chiaro - al convivio seguente, perché non c'é niente di meglio per uno chef , anzi per un cozinheiro che si rispetti, vedere i commensali leccarsi le dita e leccargli il culo.

...E agora paga, meu.

Dopo l'articolo dedicatogli dal settimanale Tentações (allegato alla rivista Sabado) e soprattutto dopo la loro partecipazione alla CMtv, Mino e Andreas hanno capito che i portoghesi hanno fame di pizza QUASI quanto noi: lo hanno capito quando il conduttore chiede alla conduttrice se gosta mais de massa GROSSA o FININHA, lei risponde fininha e lui: Ah isto é curioso, e tutti giú a ridere, ma va beh.

Emh....

Bando ai doppi sensi, ecco a voi l'intervista a Mino, fatta su G-Mail e quindi super-taaaaac, che ouh! Qui non siamo mica alla CMtv. 

Blog: Ciao Mino, allora, prima di tutto, vuoi dirmi da dove vieni, quanti anni hai e quando sei arrivato qui a Lisboa per la prima volta

Mino: Andria (Puglia), quasi 30 anni e l'8 gennaio del 2012 ho messo per la prima volta piede a Lisboa

B: Sei venuto in vacanza?

M: No! GRAZIE alla mia morosa che aveva trovato trabalho qui

B: La tua morosa ha trovato lavoro qua e hai deciso di seguirla, cosí a scatola chiusa. Qual'é stata la tua prima impressione?

M: Luce limpida, gente molto tranquilla!

B:  E sei arrivato senza sapere esattamente cosa fare, oltre a namorar?

M: Si era la mia prima volta all'estero,e devo dire che mi é piaciuto da subito

B: Davvero? Wow. Immagino avrai pensato di essere "atterrato bene".

M: Su una nuvola bianca.

B: Ehehehe o su una mozzarella :)  Come é saltata fuori l'idea delle pizze?

M: Andreas faceva una specie di domenica italiana a casa sua con la pizza,e invitava gente, italiana e non; lui é mezzo svedese mezzo romano...ma direi italiano doc: ha vissuto per tanti anni in una campagna vicino Parma e li ha imparato l'arte del forno a legna e.... Di tutto ció che ci puoi cucinare dentro. Io sto apprendendo ora, ma ovviamente mi piace molto cucinare.

B: Quindi vi siete detti: cuciniamo pizze fatte in casa per i portoghesi!

M: Beh abbiamo detto cuciniamo pizza intanto per noi che ci eravamo conosciuti, poi c'abbiamo provato in qualche locale del Bairro la sera, e ogni tanto qualche evento, sempre nei locali lisboeti. Poi dopo l'ennesimo evento in un locale giú a Santa Catarina ci ha contattati il "Lisbon Daily Secret"....

B: Aspetta aspetta.... Cavolo, ma vi presentavate superorganizzatissimi, con tanto di aventais (grembiuli)!

M: mbé sono un grafico e curo molto l'aspetto esterno: grafica stampa e avental c'ho pensato io... Era il mio lavoro in Italia. Fatto sta che dopo il LisbonDailySecret ci hanno chiamati i giornalisti del Sabado per una intervista da collocare nel loro inserto "Tentações":  l'intervista si é svolta in casa loro con pizza annessa chiaramente, cosí da poter descrivere a meglio il nostro servizio; dopo il Sabado la TVI, poi la CMtv,....

B: Manca la RAI.

B: ahahahaha cosa ne pensi di tutto ció? Davvero, te lo aspettavi qnd sei arrivato a gennaio?

M: Assolutamente no! non mi aspettavo nulla,anche perché venivo da una situazione burocratica disastrosa dello stato italiano, falsi miti, meritocrazia nelle mutande...

B: Si si si si si ANDIAMO AVANTI...

M: Lisboa dá tanto,dá la possibilitá di farti conoscere, il che da noi é impossibile... Poi claro tocca a te farti spazio. Ció che mi é accaduto é bellissimo..... Stupendo!


....E proprio quando cominciavo ad arraparmi ach'io...: "Perdonami Marco ho le patate che mi aspettano!!!.... Ah, e anche la pizza con l'ananas!!!!"

Ah certo le patat..... Eeheheh? Pizza con l'ananas?!??!!??

Spiacente, qui non ci arrivo! :P