venerdì 2 marzo 2012

Quando Lucio Dalla ha cantato Lisboa

Ieri, in quella che sembrava una tipica giornata mediatica in Italia, fatta di proteste, cariche della polizia e un pó di tette e culi chenonfamaimale, é arrivata improvvisa, come certo saprete, la notizia della scomparsa di Lucio Dalla, una delle ultime icone musicali del Paese. La morte dell'artista ha in breve percorso - e scosso - tutto l'internetto, riuscendo quasi a monopolizzare i commenti sui social network; i principali quotidiani on-line hanno per un pó messo in secondo piano gli scontri in Val di Susa e dedicato la testata al cantautore, che per la cronaca pare sia stato stroncato da un infarto durante una pausa del suo tour in Svizzera. In realtá ad essere stata colpita al cuore è l'Italia stessa, che nel bel mezzo di quello che ormai rischia di diventare un patologico delirio politico e sociale, si é resa conto di aver perso un altra, l´ennesima, cosa bella. L'Italia che in un pomeriggio qualunque di una tipica giornata mediatica, si é ricordata che oltra alle tette e ai culi esiste anche la poesia, e che quando un poeta muore il popolo rimane sempre un pò più povero.



Ora, le canzoni di Dalla sono tra quelle che hanno segnato la mia infanzia (quando uscí Caruso avevo quasi 10 anni) ma soprattutto la mia adolescenza: ho vissuto pienamente il periodo "pop" dell'artista, quello, per intenderci, che va dall´album Cambio in poi. Ma non é per tessere un elogio funebre che vi ho convocati qui. Dopotutto questo é o non é un blog dove si parla di Lisboa o al massimo di Portogallo? Embé dove stanno mó i tram elettrici, le romantiche viuzze e le calçadinhas, la sagoma charlottesca di Pessoa, la saudade e tutto il resto?


Ci arriviamo subito.


Navigando in rete ho scoperto che nell´aprile del 2005 Dalla é venuto a Lisboa; la visita - avvenuta nell'ambito delle relações culturais italo-portuguesas - é sfociata in uno storico concerto, tenutosi nella Sala Principal del Teatro Municipal São Luiz, durante il quale l'artista ha anche interpretato alcuni grandi classici del Fado.
Dev'essere stato ripensando a questo soggiorno nella cittá del poeta Pessoa che il poeta Dalla deve aver trovato l´ispirazione per comporre Malinconia d´ottobre (contenuta nell´album Il contrario di me, del 2007); una canzone che, ad ascoltarla attentamente, altro non é che un omaggio a Lisboa e alla figura dell'emblematico scrittore, che ne incarna le mille sfaccettatture.


Ed ecco qui i tram, le romantiche viuzze, le calçadinhas, e tutto il resto....


Malinconia d'ottobre, per tutto quello che non ho / un cane passa, piscia e ride e aspetta insieme a me  / il tram di mezzanotte che han cancellato o non c'é piú / adesso chiedo al cane si, al cane se, se mi porta lui da te / "dimenticami, cancellami, tienimi fuori da te,
convinciti, rassegnati: questa storia non c'é!" / La mia anima nel vaso da una crepa vola via,
va a cercare la sua ombra che, seduta, é rimasta sulle scale di casa tua / un ladro di passaggio con una certa cortesia mi chiede: "hai del fumo?" si, "del fuoco", si, e dopo il furto scappa via / "rassegnati, rilassati e non pensare piú a lei, abituati, prova a convincerti che non c'é solo lei" / nel centro di Lisbona seduta al tavolo di un bar / c'é la statua di Pessoa si,
Pessoa si, che sembra li proprio per me / "l'amore é mentitore, quando é finto non lo sai / ma com'é bello il suo dolore si, lo capisci se ce l'hai"



Se mi é concesso il parallelismo, direi che Pessoa é un eteronimo di Lisboa cosí come Dalla lo é di Bologna; con le dovute distinzioni (di genere, spessore e entitá) sono entrambi due icone, due artisti, due anime inquiete, due poeti urbani che attraverso la loro opera sono riusciti a umanizzare la propria cittá e a mostrarne il lato piú intimo.
Mi piace pensare che Lucio Dalla, esattamente come tutte le migliaia di turisti che ogni anno visitano Lisboa, sia sia seduto sulla seggiola accanto alla statua di Pessoa e gli abbia stretto la fredda mano di bronzo.


E che poi abbia pensato, con l´ironia che gli era propria: "Hai il mio stesso cappello e gli occhiali".


Da Lisbona, ciao Lucio. Grazie per le poesie che ci lasci, e per averci ricordato - in una tipica, fredda giornata mediatica italiana, che sotto alle tette abbiamo anche un cuore.

3 commenti:

  1. Grande! Bel post!
    Anche per me Dalla e' legato ad alcuni ricordi della mia infanzia: 4 marzo 1943 e' stata la prima canzone che ho imparato a memoria (alle elementari la maestra lo amava e ce la fece studiare ed imparare, e noi tutti la amammo come lei). E poi mia madre adoro' Cambio e io ricordo Attenti al lupo su una cassetta che usciva da una radio rossa nella cucina di quando ero bambina.
    Vidi un'intervista in cui raccontava come avesse tratto ispirazione proprio da quella statua con gli occhiali. E poi chissa' quanta ne avra' ricevuta da Lisbona e dal fado...

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  2. Grazie! :) Ero quasi certo che la canzone fosse scaturita dall'"incontro" con Lisboa, sono felice di questa conferma, in effetti mi sembra claro, palese e lampante! :D

    Anch'io ricordo con affetto e nostalgia "Attenti al lupo" e radio in cucina con le cassettine, tra le quali c'era anche Cambio ed io continuamente REEEEEWIND su Attenti al lupo :)

    PS: a noi la maestra faceva cantare Bella Ciao... Fai un pò tu....

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  3. Grazie Marco per permettermi di conoscere un "amigo de Lisboa".
    Vanessa

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