Mercoledì scorso, durante il suo discorso di apertura per il secondo mandato alla Presidenza della Repubblica portoghese, un pettinatissimo Cavaco Silva ha sorpreso tutti criticando duramente il governo del Primo Ministro Socrates, reo secondo lui di aver introdotto "medidas de austeridade" eccessivamente rigide. E' necessario "un limite ai sacrifici chiesti ai portoghesi", ha detto Cavaco, che si rivela conservatore pure nella maniera di spremere i cittadini. Il discorso ha suscitato scalpore visto che l'inceratissimo Presidente portoghese non è certo noto per le sue storiche prese di posizione, specialmente riguardo alle scelte di Governo...
Fatto sta che stavolta, con questa paracula interpretazione degna di oscar, Cavaco si è formalmente schierato dalla parte dei poveri cristi, affermando che "molti portoghesi si chiedono se è questo il Paese che sognavamo nell'aprile del 1974" (all'indomani della caduta di Salazar), e appellandosi in particolar modo ai giuovani, invitati a diventare i "protagonisti del cambiamento" del quale il Portogallo ha bisogno. Questi - i giuovani - lo hanno decisamente preso alla lettera e ieri pomeriggio sono scesi in piazza per protestare contro le misure di austerità, il governo, e pure contro di lui, in una delle più affollate e belle manifestazioni che si siano mai viste nel Paese dall'avvento della democrazia.
"Geração à Rasca" - questo il nome dell'evento, traducibile in "Generazione che si arrangia" - è stato inizialmente lanciato da quattro giuovani laureati (e disoccupati) su Facebook, che hanno invitato studenti, disoccupati, sottopagati, precari, lavoratori e pensionati, nonne nonni mamme papà e figli di tutto il Paese a unirsi in una manifestazione APARTITICA, LAICA E PACIFICA per "chiedere le dimissioni dell'intera classe politica", la fine della vampiresca austerity e l'inizio di un nuovo corso sociale per il Paese.
Migliaia di persone, me compreso ovviamente, hanno risposto con entusiasmo all'invito e preso parte alla manifestazione, che alla fine ha contato circa 300mila partecipanti, tra Lisboa e Porto. Si è trattato di una bellissima esperienza, che ha riunito sotto un'unica bandiera persone di tutte le età e credo politico, persone si insoddisfatte, si indignate, si incazzate, ma che hanno sfilato in maniera civile e finanche allegra per le strade, senza limitarsi a criticare, anzi, avanzando tante proposte e soluzioni per "uscire dalla crisi" senza necessariamente rimetterci il culo.
Ecco come si è manifestata, danzando e cantando, questa "Geração à Rasca" senza età, perchè ai giuovani, ma anche ai vecchi eh, ci piace la vita e desiderano - giustamente - viverla con dignità. Tra la variegata folla c'erano:
I realisti...
...E gli utopisti.
Gli amici degli animali....
...Esclusi quelli a due zampe.
(Per l'appunto)
Pericolosi black block over '60
Due fans degli U2...
....E un appassionato di aforismi.
Il campione europeo non si sa di che cosa, ma comunque disoccupato.
Gli studenti di Archiettura
Le zampogne....
....I tamburi...
...E i tamburelli.
...E i bebè spaparanzati nel passeggino a seguire il ritmo (tanto oggi di riposino ho capito non se ne parla)
E, beh, c'era anche questa -___-'
Intorno alle 17 la Avenida da Liberdade era praticamente invasa da un fiume di persone che ha proceduto inarrestabile verso Praça Restauradorese poi Rossio. L'emozione e la felicità per il successo dell'iniziativa era tale che c'è stato chi è arrivato a commuoversi.
"Bravi! Snif!"
Soddisfatti e orgogliosi di sè stessi, inebriati dalla musica e dalla moltitudine, i partecipanti hanno infine trasformato la manifestazione in una festa, un grande raduno popolare durato fino a tardi....
Molto tardi.
Perchè noi si lavora a semana toda, e al sabato ci piace far bisboccia. Anzi, ci spetta.
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