sabato 11 maggio 2013

Le 4 cose che un turista DEVE fare a Lisboa (e siccome non le sa, non le fa)

Pazientissimi lettori del Blog di Mundo, benritrovati!
Prima di cominciare, diciamo subito quello che un blogger NON deve fare, ovvero: lasciare il proprio blog troppo a lungo "silenzioso" e smettere da un giorno all'altro e senza salutare di pubblicare post, cosí che tutti si pensano che sei morto o - peggio - che hai cambiato aria tradendo il Paese e la cittá al quale hai dedicato la tua criatura. Con questo post, che arriva a distanza di ben un anno dall'ultimo, voglio rassicurare quanti durante quesi mesi hanno scritto al correio electrónico di Mundo chiedendo spiegazioni su questa inspiegabile quanto inesperada assenza: punto primo, sono vivo e vegeto e anzi sto abbastanza bene, grazie, altrettanto a lei e famiglia, tié (corna e palpatina); secondo, machimelofafareaspostarmi, vivo ancora nella cittá piú bella del mondo: Lisboa! Quel che é successo, curiosi lettori, é semplicemente che mi sono conceduto un anno sabbatico durante il quale ho lavorato come un mulo, cambiato appartamento (n'ata vota) e riflettuto sull'esistenza e le numerosi implicazioni della vita di coppia, il che - come comprenderete - lascia poco spazio al cazzeggio puro e semplice che questo blog, senza nasconderlo, significa per me e soprattutto per voi, che passate di qua a leggere le minchiate che scrivo e nemmeno lasciate un commento piccino picció per dire: olá, non morire, facce ride.
Ma bando alle cianfrusaglie, i dati non mentono, il contatore di visite non mente, le e-mail mariomerole nemmeno, pertanto so che siete ancora in tanti a frequentare queste coordinate (obrigado)! È per voi che oggi Mundo ritorna, finalmente pronto ad aggiornare - diciamo una volta alla settimana, ma non vi fate il nodo al fazzoletto - questo Blog, nato per scherzo e continuato pure.



1. LA FILA



Ti piace il caratteristico electrico 28, tutto colorato e sferragliante, guarda che bellino sembra un giocattolino, facciamoci un giro?



Ti piace rimanere enlatado come una sardina tra un tedesco obeso e sudaticcio, un francese emo biondo platino che limona con la sua ragazza, un'intera equipa de football di spagnoli sotto doping che urlano come allo stadio, un portoghese anziano che ti guarda sconvolto e un inglese anoressico con l'alito che sa di Super Bock?



Ti piace tirar as fotografias dal finestrino, col venticello che ti scompiglia i capelli? Ti piace fare ciao con la manina ai poveri cristi che se la fanno a piedi?




Ti piace farti sfilare il portafogli dalla tasca dei pantaloni con disinvoltura e savoir fare proprio all'entrata del grazioso tram che si chiama desiderio?



BENE: allora (za-za-zaaaaaaan!!!!!) devi fare.... . La fila!!!! Ovvero quella cosa percaritánondicocheno antipaticissima ma civilissima che TUTTI i portoghesi, o meglio TUTTI i residenti, senza differenza di sesso razza religione e squadra di pallone fanno: mettersi educatamente in fila e aspettare il proprio turno per salire sul trenino. Quello che succede, in realtá, é che i turisti, in preda alla scimmia piú feroce e approfittando della famosa scusa "Non sono di qua, non lo sapevo, non me lo hanno detto alla frontiera", si accalcano con tanto di cucciolanza al seguito come cani inferociti all'entrata dell'Electrico, spesso mostrando i denti e dando spinte e spintoni per accaparrarsi un posto a sedere e tirare le famose fotografie dal finestrino, e lasciando (imperdonabile!) i poveri vecchini RESIDENTI in piedi, a guardarli sconvolti mentre limonano, intonano cori da stadio, fanno la manicure e si lasciano sfilare il portafogli dal carteirista di turno.


Noi ti abbiamo avvertito....


MORALE: Caro turista!!! Fai la fila come TUTTI, che c'hai magari il tempo di conservare in un luogo sicuro il tuo portafogli!




2. MANGIARE IN UNA TASCA PORTUGUESA COM CERTEZA

Hai sentito parlare bene del famoso bacalhau com natas?????



Hai una  voglia matta di provare un'autentica specialitá portoghese tipo solo portoghese fatta in una casa portoghese con ingredienti portoghesi da una nonnina portoghese che cucina in una grotta senza contatto col mondo esterno e appartiene a una famiglia di schiavi che tramanda le ricette di generazione in generazione senza rivelarne i segreti?




Sei stato consigliato su dove andare a mangiare bene da un'amica che ha avuto la cugina di un suo cognato ingegnere in vacanza in Portogallo?




Sei ansioso di sorseggiare il vinho verde in un ambiente gay-friendly come suggerito dalle tante guide reperibili in rete???


BENE: allora quello che devi fare é andare a jantar in una tasca portuguesa.... Com certeza! Una tasca, equivalente della nostra trattoria tipica, anzi no, paesana, dove quando entri il cameriere ti accoglie mezzo ubriaco e le sedie non sono in pelle umana, per intenderci, al massimo di legno. Solo in una di queste piccole, oneste casas, che certamente non mancano a Lisboa (anche nei quartieri piú centrali), il turista famelico puó avere la possibilitá di assaporare la vera comida portuguesa, mangiando prodotti nazionali cucinati in maniera caseira da signore del popolo in pantofole, sottana e grembiule e soprattutto senza spendere una fortuna, anzi, rimanendo stupito per il conto e stupido per il vino. Riguardo al gay-friendly, a nessuna tasca frega una cippa del vostro orientamento sessuale; le tascas sono veramente il luogo dove TUTTI, senza differenza di sesso razza religione e squadra di pallone, sono benvenuti, desde que sejam bem educados e rispeitosos. Il che non prescinde, ovviamente, dall'essere alticci e - perché no - rumorosi: le tascas sono la quintessenza del convivio, la tavola calda di lavoratori, famiglie, artisti, studenti, giovani e anziani, il luogo dove - da turista - ci si puó veramente "mischiare" al tessuto sociale della cittá e soprattutto mangiare bene e barato, senza rischiare di essere presi per il culo da ristoranti che dietro la facciate del bonito, bom e gourmet...
 


....In reltá rifilano pacchi allucinanti e conti da ingegnere.

MORALE: caro turista! Infilati nella prima bettola che incontri vedrai che rimani contento!



3. VISITARE MARTIM MONIZ E A MOURARIA

Ora, come ben sa chi fequenta le guide turistiche di Lisboa da qualche anno, il quartiere della Mouraria é noto per essere uno di quei quartieri che no! Tu turista sprovveduto non osare avventurarti in questi luoghi, stai attento, ti rubano l'ombra e nemmeno te ne accorgi, mentre come sa chi vive qui regolarmente, la Mouraria oggi alla fin fine é un tranquillo bairro popolare come tanti altri, anzi, la voglio dire tutta: per niente pericoloso rispetto a certi altri, sparsi in Europa, in particolare al sud Italia, dove se entri in un quartiere popolare con una macchina fotografica esci (se esci) ALMENO senza rullino (true story). 



BENE: La Mouraria oggi, grazie agli interventi miratissimi della Camara Municipal de Lisboa, é un bairro ASSOLUTAMENTE da visitare, ricco di storia e cultura, un quartiere-meltingpot dove convivono in una invidiabile armonia immigrati provenienti dall'India, dall'Africa, dalla Cina, dall'Europa e addrittura dalle Americhe: qualcosa di totalmente diverso da quello che le guide da libreria - per qualche oscura ragione legata al folklore con la c di copyright - continuano a presentare come perigoso, del tipo andate ma se andate sarete visti dagli indigeni come un pollo da spolpare.


Cosí.

Niente di piú falso; la Mouraria é sí un bairro, diciamo cosí, colorito. Ma é proprio questa la sua forza: l'essere il simbolo di una integrazione possibile che arriva a tollerare persino i turisti.
Una prova della meravigliosa rinascita della Mouraria é l'esperimento - riuscitissimo - del Mercado de fusão do Martim Moniz....




....dove le diverse culture e provenienze del quartiere sono TUTTE - senza distinzione - valorizzate e dove ogni giorno centinaia di moradores e turisti si riversano per tomar o pequeno almoço e conversare in tutta tranquillitá, potendo scegliere tra le varie specialitá cinesi, indiane, portoghesi, sudamericane e sei lá cos'altro disponibili nei numerosi stand.








Il discorso non cambia per le parti piú "interne" del quartiere, ormai quasi completamente remodeladas, ricche di tascas, ateliers di artisti rifugiatipolitici e appartamenti in vendita a PREZZI RIDICOLI del tipo che c'hai la casa con vista sul castelo de São Jorge e facciamo finta che sia di cartoneMolte delle migliorie fatte negli ultimi anni al quartiere, vá detto, si devono alla lungimirante visione dell'amministrazione del sindaco Antonio Costa, che dal 2011 ha deciso di trasferire proprio alla Mouraria il suo ufficio. Come dire: ci credo, ci metto i soldi e ci metto pure l'ufficio.

MORALE: caro turista!!! Smetti di dar retta alle guide farlocche e mentirose.



4. BERE UNA GINJINHA DAL SR. MANUEL

Qualunque turista appena atterrato a Lisboa avrá un solo pensiero, ovvero bere um copo di ginjinha.


Ebbene, le solite guide fuorvianti reperibili in rete e nelle librerie di solito rimandano tutte a una loja sita nel centro di Lisboa, l'unica antica, anzi secolare, diciamo pure millenaria, che da quando esiste la ginja c'é pure lei...

E pure lui.
Seguendo ciecamente quanto scritto nelle guide, centinaia di turisti si accalcano ogni giorno alle porte di questa loja rimanendo botte di mezzora, a volte anche delle ore in fila per gustare il celebre liquore.


Fino a notte fonda.

... Attenzione peró! Si tratta appena di consigli per gli acquisti! Non é a questa infatti che bisogna far riferimento se si vuole sorseggiare una vera ginjinhaantica, anzi secolare, diciamo pure millenaria, di quelle ginjas che te le bevi e dici: ah, ma parlo un poco portoghese pure io! Se si vuole bere una vera ginja e apprendere il portoghese in circa mezzora (giuro non mi pagano per questo) é dalla Ginjinha sem rival ("senza rivali") del mitico Sr. Manuel che bisogna andare!

<< Olá italiano! Italiano vero!!!! >>

La ginginha del Senhor Manuel (ne ho giá parlarto qui), che si trova giusto a pochi passi da quell'altra, é una sorta di salotto cittadino nel quale mentre ci si ubriaca si disquisisce in esperanto d'arte, di storia, economia e teorie del complotto.


E dove, esattamente come in un electrico 28 esageratemente pieno, puoi incotrare in un sol colpo tedeschi obesi e sudaticci, francesi emo biondo platino che limonano con la propria ragazza, un'intera equipa de football di spagnoli sotto doping che urlano come allo stadio e inglesi anoressici con l'alito che sa di birra, ma soprattutto portoghesi! Lavoratori, pensionati, disoccupati e sem abrigo, famiglie, artisti, studenti, bambini giovani e anziani; é questo il luogo dove ci si puó veramente "mischiare" al tessuto sociale della cittá senza rischiare di essere presi per il culo da posti che dietro la facciata del "Bem-vindos", in reatá stanno approftittando del vostro preconcetto e del vostro portafogli, con meno pietá di un carteirista!

Sia ben chiaro: la fila va fatta anche qui!




Maaaa ne vale davvero la pena! :)

MORALE: caro turista, della guida farlocca a questo punto sai cosa ne devi fare????


Venite senza guida e senza preconcetti, Lisboa accoglie tutti!

Pure i tedeschi obesi e sudaticci.


4 commenti:

  1. olá, non morire, facce ride. :oPPPP
    braaffff!
    Bellissimo post!
    Al punto uno mi sono subito detta... "Não seja urso!!" le bellissime vignette progresso della metro, tormentone esportato qua..ahah!

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  2. Ahahahahah!!! Bellissimeeee quelle della metro "nao seja urso", come dimenticarle!!! Me le devo procurare :D

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  3. bel blog non lo conoscevo, anch'io ogni tanto vivo a lisbona, parla del portas largas ti prego.

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